Blog

UNA NUOVA TECNOLOGIA PER L’USO DOMESTICO: LE LAMPADE A INFRAROSSI

Quando l’inverno si avvicina e le giornate diventano man mano più fredde esistono poche semplici regole per soffrire di meno l’abbassamento delle temperature: un buon isolamento degli infissi un impianto efficiente, l’eliminazione dell’umidità e così via. Ma se invece dovessimo mantenerci al caldo in un ambiente esterno quali strategie adotteremmo? Attualmente l’escamotage adottato soprattutto dai locali nelle vivaci serate di città è l’utilizzo di lampade a infrarossi, finalizzato a rendere confortevole la permanenza dei clienti anche negli spazi all’aperto. Si tratta di una soluzione in realtà valida anche per l’uso domestico: perché mai dovremmo rinunciare per qualche grado in meno alle abbondanti grigliate in giardino altrimenti organizzabili solo durante la bella stagione?

Inizialmente inventate per essere utilizzate esclusivamente a scopo industriale – quindi all’interno di capannoni – sulla base degli studi compiuti all’inizio del Novecento dallo scienziato tedesco Herschel relativi alle macchie solari, le lampade a infrarossi hanno poi però ottenuto grande successo anche nelle attività e nelle abitazioni. Pertanto poco prima del nuovo millennio come anche altre tecnologie ecologiche si sono diffuse prevalentemente nei paesi dell’Europa settentrionale e oggi possiamo assistere ad un aumento della loro popolarità persino in Italia.

Permettete quindi una breve digressione sull’attuale situazione dei produttori italiani di lampade IR: nonostante siano in minoranza per numero a quelli di altri paesi, da una scelta nostrana possiamo solo trarre benefici. In altre parole rafforziamo l’economia del bel paese – magari offrendo una buona pubblicità anche all’estero – e, da un punto di vista più tangibile possiamo ricevere i servizi (consegna e assistenza) in tempi più rapidi.

Riserviamo un breve excursus alle caratteristiche tecniche di questi prodotti e alla loro tipologia: innanzitutto occorre precisare che le lampade a infrarossi possono essere a raggi lunghi medi o corti. In tutti i tre casi comunque permettono indirettamente alle persone di ricevere calore tramite irraggiamento, perciò senza contatto. In questo modo dal momento che non si verificano dispersioni nell’aria viene garantito un significativo risparmio di energia dovuto anche a consumi relativamente bassi – di solito inferiori agli 800 W. Bisogna infine rassicurare i lettori: ad oggi gli studi condotti rivelano che sottoporsi a questo tipo di onde elettromagnetiche non provoca danni fisici in quanto non vanno oltre la parte superficiale del nostro corpo, e al contrario possono essere usate in trattamenti di fisioterapia per alleviare infiammazioni.

Carrello