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STORIA DEL BAGNO: DALLE ORIGINI AD OGGI

 

Il primo ambiente per la cura del proprio corpo lo ritroviamo nell’Antica Roma: le terme. Erano luoghi di socializzazione dove avvenivano scambi culturali e mercantili o dove erano soliti riunirsi senatori e tribuni per lunghe conversazioni. Ma ovviamente facevano da contraltare le imponenti strutture termali private nelle case dei patrizi che non frequentavano luoghi di ritrovo per persone di un rango sociale inferiore.

I Romani misero a punto articolati sistemi di condutture idrauliche garantendo così un adeguato afflusso di acqua e, con la costruzione dei grandi acquedotti, le attività igieniche all’interno delle terme si intensificarono notevolmente.

Quando parliamo di igiene, il periodo peggiore è sicuramente il Medioevo. Nell’età medievale mancavano le conoscenze tecniche necessarie per la costruzione di fognature e questa scarsa igiene creava delle ripercussioni sullo stato di salute della popolazione, causando malattie infettive. Inoltre, si diffuse la credenza popolare secondo la quale l’acqua, penetrando nei pori della pelle, causasse diverse epidemie. Da qui partì il declino totale dei bagni pubblici sfociato in una sorta di privatizzazione della funzione igienica grazie alle tinozze, vere e proprie vasche in legno che riuscivano a contenere anche più persone contemporaneamente, seppur in forma privata.

Durante il Rinascimento, le dicerie sulla poca salubrità dell’acqua si attutirono ed il risultato fu una nuova concezione della sala da bagno. In questo periodo storico, Leonardo Da Vinci ideò dei sistemi di smaltimento dei rifiuti organici e teorizzò complesse strutture che permettevano di miscelare l’acqua calda e fredda raggiungendo la temperatura desiderata.

Quest’epoca, inoltre, segnò un forte slancio verso il comfort e la raffinatezza tanto che la produzione di profumi subì un’impennata, soprattutto tra i nobili che erano soliti incipriarsi i capelli ovviando alla scarsa igiene.

La propaganda a favore dell’importanza dell’acqua per debellare alcune delle epidemie del tempo rivoluzionò la concezione del bagno, sia in forma pubblica che privata.

Nell’Ottocento i bagni pubblici si diffusero in tutte le più grandi città europee grazie ad un sistema di canalizzazione dell’acqua molto più ricercato e preciso.

Quest’opera di perfezione delle cosiddette terme, accrebbe la necessità di avere un “bagno a domicilio”, un nuovo concetto votato non più a riti purificatori o religiosi ma ad una sana funzione igienica. Il bagno privato si diffuse rapidamente anche tra i ceti meno abbienti e comparvero, così, anche i primi arredi fissi, ancorati tramite condutture specifiche.

L’ultimo step fu quello dell’eliminazione dell’approvvigionamento idrico nei pozzi, portatori, molte volte, di epidemie e malattie, lasciando il posto all’acqua corrente in quasi tutte le dimore cittadine.

Nel corso dei secoli l’ambiente bagno ha subito significativi cambiamenti, sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale. Ha visto affiorare diversi stili e tendenze ed è diventato parte integrante di tutte le abitazioni diventando non solo un luogo di detersione ma uno spazio privato votato all’esaltazione della persona attraverso il quale si può godere di momenti di totale relax immergendosi in una vasca idromassaggio o nell’atmosfera di una doccia emozionale. Una stanza del benessere a 360°!

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