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Sauna: origini e storia

 

La sauna rappresenta un elemento cardine della cultura finlandese, tanto da essere considerata un vero e proprio bisogno: infatti la maggior parte della popolazione ne fa uso costante, possedendone una; qui la sauna era utilizzata addirittura, in certi casi, come abitazione invernale (o come dimora per i meno abbienti) fino al diciannovesimo secolo.

Le prime saune consistevano in pietre che andavano a coprire uno scavo effettuato nel terreno, attorno al quale veniva poi innalzato un casotto ricoperto di terra e dotato di un camino abbozzato da utilizzare per cucinare, ma non solo: grazie al fuoco acceso sotto di esso, oltre a scaldarsi era possibile pulire il proprio corpo anche in assenza di acqua, utilizzando il vapore scaturito dal contatto della neve sulle pietre.

La struttura della sauna si è poi gradualmente evoluta. In primis, il camino divenne più elaborato e fu aggiunta la cappa per il fumo; anche la parte esterna migliorò la sua fisionomia, arrivando così alla costruzione, durante i primi anni del 1800, di casupole interamente in legno: al loro interno era presente una stufa con camino, sino ad arrivare alla più recente stufa elettrica.

Nel corso dei secoli si sono sviluppate varie leggende sulla sauna. La più caratteristica è quella relativa alla presenza di uno gnomo, al quale veniva offerto del cibo all’esterno della sauna, mentre all’interno veniva acceso il fuoco in segno di rispetto: in tal modo si otteneva la sua benevolenza e protezione; al contrario, il Saunatonttu (questo il suo nome originale) avrebbe abbandonato la dimora -se non addirittura il villaggio- lasciandola senza salvaguardia.

Il fuoco quindi veniva considerato un elemento sacro così come la sauna stessa che, secondo altre leggende, rappresentava una sorta di tempio, in cui far partorire. In questo caso però si va ben oltre la leggenda in quanto, quando possibile, la sauna veniva effettivamente utilizzata anche come luogo per favorire il parto –almeno fino alla creazione dei primi ospedali- grazie alla sterilità favorita dalle alte temperature. Inoltre poteva essere adibita a rifugio per i neonati, i malati e, in casi particolarmente urgenti, per la popolazione: come esempio di riferimento non può non essere citato quello accaduto durante la Seconda Guerra Mondiale, precisamente nel 1939, quando i soldati finlandesi utilizzavano le saune per ripararsi dalle rigidissime temperature esterne, riuscendo così a resistere per lungo tempo al nemico russo, indubbiamente superiore.

Rimanendo nell’ambito delle leggende, si pensava che la prestanza fisica e i successi degli atleti finlandesi che parteciparono alle Olimpiadi di Berlino del 1936, fosse dovuta alle inconsuete casette preparate dai finlandesi per l‘occasione.

Infine, per i suoi effetti benefici (nonché per la sua rilevanza storica), la sauna è la prima edificazione effettuata dai contingenti militari finlandesi quando partono in missioni di pace.

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