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MISCELATORE TERMOSTATICO

Molti di noi abituati a vivere in un’epoca di relativo benessere si sono scordati della grande quantità di comodità che abbiamo a disposizione. Bisogna infatti pensare che oltre settant’anni fa non era scontato avere energia elettrica in casa così come la maggior parte degli elettrodomestici la cui diffusione è avvenuta durante il boom economico. Un caso senz’altro esemplificativo dei benefici apportati dal progresso è l’invenzione del miscelatore termostatico, risalente attorno alla metà degli anni Cinquanta ma diffuso principalmente intorno agli anni 70; la sua commercializzazione implicò senza dubbio una notevole riduzione del tempo impiegato per scaldare l’acqua.

A tal proposito bisogna infatti ricordare che prima di allora occorreva miscelare manualmente acqua calda e acqua fredda: affidarsi a boiler e caldaie a gas non garantiva sin da subito un risultato ottimale, al contrario erano necessari più tentativi per regolare la temperatura più adeguata per termosifoni e usi sanitari. Vi immaginate quanto possa essere difficile e sgradevole mettersi sotto la doccia la mattina – ancora coccolati dal calore delle coperte – e provare più volte a impostare la corretta temperatura del gettito d’acqua, peraltro andando incontro a numerosi sprechi? Questa purtroppo era l’unica opzione fino a non molti anni fa. In questo senso dunque il miscelatore termostatico ha rappresentato una vera e propria rivoluzione: oggi avere l’acqua intorno ai 38° C – questa la temperatura ideale per una doccia di routine – bastano poche mosse.

Con questa consapevolezza sono ormai presenti nel catalogo di Bagno Italia da diversi anni molti prodotti che intendono garantire al cliente qualità e durevolezza; i modelli che hanno riscosso il maggior successo sono il rubinetto termostatico Mariani RB112 e Huber RB113. Entrambi sono progettati esclusivamente per le docce ma rispondono ad esigenze differenti. Mentre il primo citato si viene installato ad incasso, il secondo deve necessariamente essere messo a muro. Il Mariani inoltre dispone di due possibilità di scelta cosicché è possibile optare per manopole di forma quadrata, più rigorosa, oppure circolare. Da un lato quindi si vuole valorizzare un prodotto dell’artigianato italiano il cui valore commerciale è inevitabilmente superiore, dall’altro si intende offrire un modello a buon prezzo e accessibile a tutti. D’altra parte nei prossimi anni una delle sfide più stimolanti da affrontare per la nostra realtà sarà accontentare le esigenze di ogni cliente senza escludere alcun target di potenziali acquirenti.

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